STORIA E OBIETTIVI DELLA FONDAZIONE MARIO RIZZOLI E STEFANIA LUCI E.T.S.

L’idea di costituire una Fondazione nasce dal desiderio di ringraziare in maniera tangibile quelli che sono stati i nostri educatori: i genitori in primo luogo,  lo scautismo cattolico, i parenti, gli amici, la scuola e non ultima la Chiesa Cattolica, mettendo a disposizione di quanti vorranno partecipare a questa nuova avventura l’esperienza di vita maturata in tanti anni nonché le attività svolte con perseveranza, aiutati e sostenuti da tanti amici per testimoniare la fedeltà ad una chiamata educativa.

Gli scopi della Fondazione sono i seguenti:

= Raccogliere e custodire la documentazione proveniente dalle attività svolte dallo scautismo a livello comunitario, regionale, nazionale e internazionale, promuovendo la collaborazione con altri Archivi dello stesso tipo;

= Rielaborare i contenuti, divulgarli e confrontarli mediante Incontri, Convegni, dibattiti, pubblicazioni e articoli al fine di promuovere e diffondere i principi educativi dello scautismo, favorendo in particolare lo svolgimento di attività di ricerca;

= Costituire un punto di collegamento e condivisione tra i vari Centri Studi Scout e le Associazioni scout nazionali e internazionali, al fine di creare sinergie di carattere socio-educativo, coinvolgendo anche altri Enti e Associazioni, religiose e laiche, nonché Università che operano nell’ambito dell’educazione dei cittadini;

= Favorire lo scambio culturale sul territorio nazionale, in particolare con la regione Calabria, dove il  fondatore ha svolto per anni la sua attività scout, sostenendo iniziative volte alla conoscenza dei vari territori, della loro spiritualità, della loro arte e della loro cultura,  mediante la promozione  di partnership dirette all’educazione della persona ispirandosi al metodo scout e ricollegandolo alle altre esperienze similari esistenti.

Per raggiungere questi scopi la Fondazione non parte da zero, bensì da una serie di attività già in corso, iniziate come “Centro Documentazione e Studi Gioele Cova”, appoggiate dal MASCI della Regione Lombardia, ma a cui vogliamo dare una organizzazione più strutturata e più protetta, sia per quanto riguarda il mantenimento nel tempo degli obiettivi originari, sia per l’utilizzo dei  beni che diverranno proprietà della Fondazione, anche quando i due soci fondatori non potranno più operare, senza timori di un futuro cambio di obiettivi.

Per entrare un po’ più nello specifico:

  1. Per il primo punto relativo alla raccolta dei documenti, esiste già, come molti sanno, un archivio storico prevalentemente ASCI e MASCI, nato ufficialmente nel 2000 con approvazione dell’Assemblea del MASCI regionale della Lombardia, ma in essere già dai primi anni di attività nello scautismo, che va dagli anni immediatamente dopo la 2^ Guerra mondiale fino ad oggi, organizzato in:
  2. Circa 20 Fondi archivistici (oltre 300 raccoglitori), ordinati per argomento e per data, con documentazione autentica, foto, fotocopie, agende e diari;
  3. una emeroteca contenente le più importanti testate scout;
  4. una piccola biblioteca in via di catalogazione;
  5. altro materiale vario.

Gli amici potranno contribuire a realizzare questo obiettivo sia inviando materiale per arricchire i contenuti, sia chiedendo informazioni e documenti per rendere viva la documentazione, evitando che diventi “un mucchio di carte polverose e inutili”, che è uno dei rischi degli Archivi cartacei. Il Gruppo di Lavoro del Centro è a disposizione per aiutare nella consultazione anche per ricerche e/o Tesi di Laurea.

  • Per il secondo punto la rielaborazione dei contenuti è iniziata già da tempo:
  • Nel 2004 si è deciso un Incontro-pellegrinaggio sulla Via Francigena: in ogni tappa del percorso si è fatta sintesi di uno dei Convegni Nazionali MASCI di educazione permanente dell’adulto (anni 1989/1993), mentre nella Tavola Rotonda finale si è lanciato un ponte verso il futuro con relatori scout e non.
  • A seguire nel 2007, anno del centenario, si è svolto un Incontro-Pellegrinaggio sulla Via Regina per far sintesi e rilancio dei Convegni Nazionali di Catechesi a sostegno della vita spirituale delle comunità;  
  • Nel 2013/2015 una serie di Incontri sul Creato, in collaborazione con l’AGESCI, sul tema “Dal bosco alla città”, in parte utilizzato per un Laboratorio durante la Route Nazionale AGESCI del 2014 in Toscana;
  • Nel 2015 ancora un Incontro “I fili di Arianna”, di aggiornamento sui lavori di educazione permanente in vista dell’Agorà di Caserta.

Gli amici possono collaborare al raggiungimento di questo obiettivo proponendo uno o più temi di ricerca particolarmente interessanti per le Comunità e/o per il Movimento ed aiutando nell’approfondimento degli stessi con Incontri e/o Convegni.

  • Per il terzo punto la collaborazione prioritaria è stata con il Centro Studi Mario Mazza di Genova (Centro Documentazione e Studi Mario Mazza.it), al quale è stato inviato materiale di vario tipo. Ricordiamo brevemente che il Centro Studi della Lombardia è dedicato a Gioele Cova, adulto scout della Comunità di Monza venuto a mancare proprio a Genova nel corso di una riunione del Consiglio Direttivo, (a cui partecipavamo anche noi quali rappresentanti del MASCI nazionale). Gioele con la moglie Silvana ha sempre auspicato una rete di archivi scout per mantenere viva la memoria storica del Movimento.

Con il Centro Studi Mazza abbiamo anche collaborato con foto e documenti in occasione del 60° del MASCI.

E’ nostro intento estendere la collaborazione con quanti più Centri possibile. Ci dedicheremo presto anche ai rapporti con le Università per offrire il nostro materiale per consultazioni e ricerche nelle facoltà di pedagogia, andragogia, scienza della comunicazione.

Gli amici possono collaborare a questo terzo punto segnalandoci Centri Scout nonché docenti universitari interessati a queste tematiche.

  • Il quarto punto è quello che ci differenzia in modo particolare dagli altri Centri Documentazione e Studi: ha infatti come obiettivo approfondire la reciproca conoscenza fra scout italiani, in particolare lombardi e calabresi, per diventare sempre più fratelli.  Le caratteristiche e i talenti che il Padre ci ha dato, diversi tra loro, messi a disposizione reciproca (come ci ricorda San Paolo) creeranno, come in un puzzle, l’unità voluta da Gesù: “Padre, fa che siano una cosa sola”.

E noi desideriamo collaborare alla costruzione di questa unità, che si potrà raggiungere solo se ci conosceremo e ci confronteremo sui nostri valori, sviluppando nuovi sistemi di comprensione e di comunicazione.

Come si può realizzare questo obiettivo?

Nella nostra modalità di adulti scout un mezzo privilegiato è, secondo noi, il creato e, in particolare, la strada. Una strada da fare insieme, dove troveremo tutto ciò che ci occorre: spiritualità, cultura, arte, creato, amici. Il Creato infatti è la nostra casa comune e “camminare” il nostro stile di vita.

Non a caso la prima iniziativa cui partecipammo attivamente, anche se allora a livello di soci della Brutia, fu la Cooperativa Iceberg, che gestiva il Campo di Forge, luogo ideale di incontro per giovani di tutta Italia.

L’ultima, in ordine di tempo, la “Via di San Paolo”, che già ha avuto un suo iniziale sviluppo nel 2017, con un gruppo di adulti lombardi, non solo scout, venuto in Calabria e che è rimasto sorpreso ed entusiasta dell’esperienza vissuta con tanti fratelli.

Quando abbiamo proposto questa avventura agli amici calabresi abbiamo fatto notare che la Calabria non aveva una sua Via della Fede e quindi ne abbiamo proposta una per creare continuazione con la Via francigena e con altre Vie della fede. Volevamo colmare un vuoto che staccava la Calabria dall’unità delle Vie della Fede italiane e straniere, che in qualche punto si intersecano e si incrociano fra loro; così speriamo che in futuro si incrocino la Via di San Paolo con quella di Sant’Antonio e quella di San Fantino.

La stessa impressione di arricchimento reciproco ci è sembrato di registrare l’anno successivo in Lombardia sulla Via Francigena.

Altre iniziative potranno essere suggerite dagli amici che vivono la zona, in collaborazione con la casa scout di Mannoli e con le comunità MASCI calabresi. Per gli scambi verso la Lombardia (ma anche verso altre Regioni) sono già a disposizione molte strutture scout da valutare volta per volta.

Infine, sappiamo, per averne parlato con l’Assistente Spirituale scout del gruppo cattolico di Nazaret, che c’è un grande interesse per scambi anche con loro, e questa potrebbe essere un’occasione internazionale di grande rilevanza.

Mario e Stefania Rizzoli