Il Logo

La locuzione latina “Nulla dies sine linea”, alla lettera “nessun giorno senza una linea” è attribuita ad Apelle, pittore celebre del 4° secolo a.C., che non lasciava passare alcun giorno senza tratteggiare qualche “linea” (Plinio il Vecchio “Storia Naturale”, 35).

In pratica richiama la necessità di un esercizio quotidiano per raggiungere un obiettivo e crescere quindi un po’ ogni giorno, in un’ottica di educazione permanente.

Mario Rizzoli l’ha usata spesso nella sua vita, qualsiasi attività svolgesse, perché indica perseveranza, fedeltà, sacrificio.

Anche Mario Mazza scelse questo motto nel 1904, il 19 dicembre, per la sua prima “Gioiosa” a Genova (Strade Aperte n. 1 gennaio 1966).

Questa scelta, fatta dalla Fondazione Rizzoli Luci E.T.S., la lega in maniera indissolubile allo scautismo, ai suoi valori, al suo metodo.

Nel logo, oltre al motto, è raffigurata una serie di orme che indica il cammino fatto e da fare ed un albero, con le radici ben evidenziate, il passato, una ramificazione abbondante, il futuro, ed un tronco solido che prende vita dalle radici e punta verso il cielo.Le radici e le ali, dunque, per ricordare gli amici Alberto Anghinelli e Silvana Omati Anghinelli, che usarono, con il loro staff, questo motto per un Seminario di Animazione MASCI della Lombardia.